Ismael Condoii e Noura Tafeche
La performance esplorerà, attraverso suoni, aneddoti ed estratti di testi, una dimensione collettiva nell’essenza dell’indigenismo Abya Yalense e Palestinese.
Il linguaggio, inteso nell’accezione di materia fluida e non formale, viene usato in modo complementare per descrivere la complessità di un fenomeno sonoro, che tocca le emozioni e stimola la creazione di immaginari alternativi.
Nel corso della performance si esplorano decenni e secoli di resistenza, affrontando l’argomento dalla prospettiva interna dell’arte e dell’autodeterminazione indigene, sforzandosi di evitare di romanticizzare l’oppressione, e ridurla a mera questione sociale.
Contrapponendosi alla narrazione coloniale che è stata costantemente imposta sulle storie dei popoli indigeni, la performance cerca di stabilire nuovi legami di solidarietà e ricentrando le visioni indigene sul futuro.
Mijwiz-Siku è la combinazione semantica di questa dimensione altra, in cui due strumenti a fiato (il Siku Andino e il Mijwiz Levantino), sfidano l’idea di universalismo, dando la possibilità all* spettator* di affidarsi alle narrazioni dei performer.
Per partecipare a Le Alleanze dei Corpi 2024 | L’orda magica è necessario il tesseramento gratuito e da compilare entro 24h dall’evento al quale si desidera partecipare.
Qui il link al form: https://forms.gle/eDL931KY7nSPEjpV7
The performance will explore, through sounds, anecdotes, and text excerpts, a collective dimension rooted in the essence of Abya Yalense and Palestinian indigeneity. Language, understood as a fluid and non-formal matter, is used complementarily to describe the complexity of a sonic phenomenon that touches emotions and stimulates the creation of alternative imaginaries. During the performance, decades and centuries of resistance are explored from the internal perspective of indigenous art and self-determination, striving to avoid romanticizing oppression or reducing it to a mere social issue.
In opposition to the colonial narrative that has consistently been imposed on the histories of indigenous peoples, the performance seeks to establish new bonds of solidarity and recenter indigenous visions of the future. Mijwiz-Siku is the semantic combination of this alternate dimension, where two wind instruments (the Andean Siku and the Levantine Mijwiz) challenge the idea of universalism, allowing the audience to trust the narratives of the performers.
To participate in Le Alleanze dei Corpi 2024, you need to register free of charge within 24 hours of the event you wish to attend.
Here is the link to the form: https://forms.gle/eDL931KY7nSPEjpV7
Credits
di Ismael Condoii e Noura Tafeche
Ismael Condoy, noto come Condoii, è un artista sonoro e DJ italo-ecuadoriano che trasforma il mondo della musica elettronica attraverso un viaggio unico tra suoni andini e afro discendenti. Nel 2020, si è laureato in Musica Elettronica presso il Conservatorio di Milano, dove ha curato un percorso sperimentale che fonde le radici della sua infanzia con le sonorità più moderne e globali. La sua ricerca si concentra sulle influenze musicali delle sue origini sudamericane, esplorando le profonde connessioni tra le sonorità indigene e neo-tribaliste. Attraverso la sua pratica artistica Condoii crea un ponte tra le diverse culture ponendo attenzione al crocevia di incontri e scambi derivanti dalle migrazioni. Membro del collettivo Kirykou e co-fondatore di Doña Valentina (una label indipendente dedicata ai suoni emergenti clubbing globale con sede a Milano), Condoii è anche un organizzatore di eventi culturali poliedrici. Il suo impegno promuove il multiculturalismo e celebra la contemporaneità, riflettendo la bellezza delle diversità culturali. Attivo in varie residenze artistiche come Milano Mediterranea, Casa degli Artisti, Zona K, e Periferico Festival, Condoii ha anche partecipato al celebre Hyperlocal Festival di Zero.eu e Drop City con Hundebiss. I mix di Condoii sono testimonianze musicali che esplorano il Sudamerica, l’Africa, e le ibridazioni elettroniche delle varie diaspore nel mondo. Dal 2020, insieme al collettivo Kirykou e Doña Valentina, è presente come resident su Radio Raheem, una delle più importanti web radio italiane, contribuendo a diffondere la sua visione culturale. La sua pratica artistica non è solo un’esperienza sonora, ma un viaggio che vuole allargare le estetiche del ballabile.
Ismael Condoy, known as Condoii, is an Italian-Ecuadorian sound artist and DJ who transforms the world of electronic music through a unique journey between Andean and Afro-descendant sounds. In 2020, he graduated in Electronic Music from the Milan Conservatory, where he curated an experimental path that fuses the roots of his childhood with modern and global sounds. His research focuses on the musical influences of his South American origins, exploring the deep connections between indigenous and neo-tribalist sounds. Through his artistic practice, Condoii creates a bridge between different cultures, paying attention to the crossroads of encounters and exchanges resulting from migrations. A member of the Kirykou collective and co-founder of Doña Valentina (an independent label dedicated to emerging global club sounds based in Milan), Condoii is also a versatile cultural event organizer. His commitment promotes multiculturalism and celebrates contemporaneity, reflecting the beauty of cultural diversity. Active in various artistic residencies such as Milano Mediterranea, Casa degli Artisti, Zona K, and Periferico Festival, Condoii has also participated in the renowned Hyperlocal Festival by Zero.eu and Drop City with Hundebiss. Condoii’s mixes are musical testimonies that explore South America, Africa, and the electronic hybridizations of various diasporas around the world. Since 2020, along with the Kirykou collective and Doña Valentina, he has been a resident on Radio Raheem, one of the most important web radios in Italy, contributing to spreading his cultural vision. His artistic practice is not just a sonic experience but a journey that aims to broaden danceable aesthetics.
il 28 Settembre 2024 20:30 a Archive Milano, Via Arquà 15
Noura Tafeche è un’artista visiva, ricercatrice indipendente e onomaturga.
Si è laureata in Nuove Tecnologie per l’Arte presso l’Accademia di Brera, con un particolare focus sul campo del net.art e dell’intrattenimento radicale.
Il suo percorso artistico si sviluppa attraverso metodi e pratiche laboratoriali, video, installazioni, onomaturgia e disegno in miniatura. Le sue aree di ricerca approfondiscono lo studio dei fenomeni legati alle culture visuali online, all’estetizzazione della violenza sulle piattaforme digitali, alla sperimentazione linguistica e alla rappresentazione visiva dell’immaginario speculativo.
Ha esposto, tenuto conferenze e condotto laboratori presso transmediale (Berlino), Disruption Network Lab (Berlino), Aarhus Kunsthal (Aarhus), Design Museum (Helsinki), Foto Colectania (Barcellona), Tainan Art Museum (Tainan), Fondazione Sandretto Rebaudengo (Guarene), Tomorrow Maybe (Hong Kong), Place Ville Marie (Montreal), Triennale Milano (Milano), Almanac Inn (Torino), John Cabot University (Roma), Dutch Art Institute (Arnhem), Institute of Network Cultures (Amsterdam), Stevenson Gallery (Baltimora), Centro Rappresentativo dell’Unione Europea (Al Quds, Palestina).
Noura Tafeche is a visual artist, independent researcher, and onomatologist. She graduated in New Technologies for Art at the Brera Academy, with a particular focus on the field of net.art and radical entertainment. Her artistic journey develops through methods and practices in laboratories, video, installations, onomatology, and miniature drawing. Her research areas delve into the study of phenomena related to online visual cultures, the aestheticization of violence on digital platforms, linguistic experimentation, and the visual representation of speculative imagination. She has exhibited, lectured, and conducted workshops at Transmediale (Berlin), Disruption Network Lab (Berlin), Aarhus Kunsthal (Aarhus), Design Museum (Helsinki), Foto Colectania (Barcelona), Tainan Art Museum (Tainan), Fondazione Sandretto Rebaudengo (Guarene), Tomorrow Maybe (Hong Kong), Place Ville Marie (Montreal), Triennale Milano (Milan), Almanac Inn (Turin), John Cabot University (Rome), Dutch Art Institute (Arnhem), Institute of Network Cultures (Amsterdam), Stevenson Gallery (Baltimore), EU Representative Office (Al Quds, Palestine).