Ancestral Echoes


di e con Samer Zaher

Ancestral Echoes è una performance che nasce dal corpo inteso come archivio, memoria e frattura. Prende avvio da un’assenza: un corpo orfano, un nome privo di senso, un volto letto attraverso l’alterità. Attraverso il movimento, Samer Zaher esplora come i sistemi di potere modellano l’identità, confinandola in categorie imposte – genere, razza, lingua, nazionalità – e ne mette in discussione la rigidità attraverso una pratica corporea radicale.
Il lavoro si costruisce a partire da un vocabolario ibrido che attraversa Dabke, Bollywood, Voguing, Baladi, Dancehall, danza contemporanea e teatro fisico. Questi linguaggi non vengono proposti come rappresentazioni culturali, ma smontati e ricomposti, trattati come frammenti instabili attraverso cui il corpo prende parola. L’opera non cerca coerenza, ma abita la contraddizione e l’ambiguità come posizioni politiche: il rifiuto di ogni identità fissa, binaria, leggibile. Ancestral Echoes invita il pubblico a un’esperienza incarnata di spaesamento, dove l’identità non viene spiegata ma attraversata.


23 Settembre


h 20 — Fabbrica del Vapore, Spazio AiEP (Via Procaccini 4)
performance di danza