2024 – 6° edizione —
L’Orda Magica
▸
Maria Paola Zedda
con la collaborazione di
Claudio Prati
Francesca Marconi
Barbara Stimoli
Emanuele Braga
con il Contributo del
Comune di Milano
Il titolo intreccia due suggestioni: L’orda d’oro di Nanni Balestrini e Primo Moroni e l’“ora magica” della fotografia. In questa fusione, L’orda magica diventa metafora di un’energia collettiva capace di trasformare la percezione della città e di generare nuove forme di immaginazione politica e sensibile.
L’edizione 2024 propone una lettura dei corpi e delle comunità urbane come materia viva, fluida, post-binaria, che si esprime attraverso danza, suono, arte e performance nello spazio pubblico.
Cuore del programma è TRANSMATERIA (20–22 settembre), sezione curata da Maria Paola Zedda con Francesca Marconi, Barbara Stimoli, Ilenia Caleo e Lavinia Hanay Raja.
To Bloom () Florecimiento
NOBODY NOBODY NOBODY. It’s ok not to be ok
THIS IS NOT Street Film Poetry
Vibrant Bodies. Somatic Seas and Visionary Currents
THE GARDEN – extended version
Performances
Haunted
BECOMING /// ANIMAL
To Bloom | Florecimiento
Bnet Aïcha / Figlie di Aisha
Ring Song
Coming to Matter
Concierto sobre CADÁVERES
THE GARDEN – extended version
MIJWIZ SIKU-SIKU MIJWIZ / Indigenous Listening
KARAKOZ (live set)
NOBODY NOBODY NOBODY. It’s ok not to be ok
Rettilario
Alieni (dj set)
Mostra
Caer a través de toda la tierra
Talk
Fantasmi, batteri, infestazioni: i corpi dentro
Materialismo magico
Materie oscure, scarti, residui, necropolitiche: i corpi fuori
Suoni e accensioni dalla Palestina al mondo
Proiezioni e video installazioni
Caer a través de toda la tierra
KARAKOZ (Soundtrack of a Journey in Palestine)
CENERE
MONDOMANILIA
Artisti e Relatori
2023 – 5° edizione — Extrabodies – Spazio comune▸
a cura di
Maria Paola Zedda
con la colaborazione di
Claudio Prati
Francesa Marconi
Barbara Stimoli
Emanuele Braga
con il Contributo del
Comune di Milano
con il sostegnoo di
MIBAC–Spettacolo dal vivo
L’edizione 2023 de Le Alleanze dei Corpi si apre a Milano il 14 settembre con una programmazione diffusa e multiforme che indaga, attraverso linguaggi artistici e pratiche sociali, la relazione tra corpo e spazio pubblico. Il progetto si sviluppa su due assi principali: da un lato EXTRABODIES, un programma dedicato all’eccedenza e all’irregolarità dei corpi, alla loro resistenza rispetto a norme e rappresentazioni dominanti; dall’altro, la riflessione sullo spazio comune, inteso come luogo dinamico, poroso e condiviso, capace di accogliere e modellarsi sulle pratiche delle comunità che lo abitano.
In questa mappatura duplice, il festival diventa un laboratorio di attraversamento e di riscrittura simbolica della città. Corpi queer, eccentrici, post-organici e spazi di soglia che incarnano le istanze delle comunità locali si incontrano in un processo di creazione collettiva che ribalta immaginari e sposta i confini del pensabile. Attraverso performance, azioni, dialoghi e processi partecipativi, Le Alleanze dei Corpi mette in discussione i paradigmi urbani e culturali ancora ancorati alla modernità, proponendo invece nuove categorie epistemiche, sensibili e collaborative.
Il progetto agisce come un laboratorio trasformativo, dove teoria e pratica convivono in un flusso continuo di scambio e invenzione. I suoi nodi tematici principali sono lo spazio pubblico come bene comune e cultura della città, la decolonizzazione come atto di riconoscimento dei corpi che la abitano, e le ecologie radicali come prospettiva di relazione tra umano e vivente, in un orizzonte di nuove ecologie sociali e collaborative.
Laboratori
ACTIVATE YOUR CUNT
The Act of Remembrance is Not Nostalgia
A Magical Ritual for a Journey into our Subconscious Mind
Decolonial Kit – Teorie e pratiche di dis-assemblaggio
Fireworks, Two Streets Over III
CLIMATE JUSTICE LEAGUE
TECHNOCUMBIA
Le classique c’est chic
Glitter
Performances
Le Cirque Astéroïde
Decolonial Kit – Teorie e pratiche di dis-assemblaggio
Flowerflexion
QW. 10 Boscoincittà
I versi delle mani
BODY FARM
Brutal Casual Magazine
Off/Label
Connecting Bodies
How to Decolonize Contemporary Dance
Mostra
BLOOM ROOM
Talks
SPAZIO PUBBLICO – SPAZIO COMUNE
CLIMATE JUSTICE LEAGUE
Artisti e Relatori
a cura di
Maria Paola Zedda
con la colaborazione di
Claudio Prati
Francesa Marconi
Barbara Stimoli
Emanuele Braga
con il Contributo del
Comune di Milano
con il sostegnoo di
MIBAC–Spettacolo dal vivo
Maria Paola Zedda
con la colaborazione di
Claudio Prati
Francesa Marconi
Barbara Stimoli
Emanuele Braga
con il Contributo del
Comune di Milano
con il sostegnoo di
MIBAC–Spettacolo dal vivo
L’edizione 2023 de Le Alleanze dei Corpi si apre a Milano il 14 settembre con una programmazione diffusa e multiforme che indaga, attraverso linguaggi artistici e pratiche sociali, la relazione tra corpo e spazio pubblico. Il progetto si sviluppa su due assi principali: da un lato EXTRABODIES, un programma dedicato all’eccedenza e all’irregolarità dei corpi, alla loro resistenza rispetto a norme e rappresentazioni dominanti; dall’altro, la riflessione sullo spazio comune, inteso come luogo dinamico, poroso e condiviso, capace di accogliere e modellarsi sulle pratiche delle comunità che lo abitano.
In questa mappatura duplice, il festival diventa un laboratorio di attraversamento e di riscrittura simbolica della città. Corpi queer, eccentrici, post-organici e spazi di soglia che incarnano le istanze delle comunità locali si incontrano in un processo di creazione collettiva che ribalta immaginari e sposta i confini del pensabile. Attraverso performance, azioni, dialoghi e processi partecipativi, Le Alleanze dei Corpi mette in discussione i paradigmi urbani e culturali ancora ancorati alla modernità, proponendo invece nuove categorie epistemiche, sensibili e collaborative.
Il progetto agisce come un laboratorio trasformativo, dove teoria e pratica convivono in un flusso continuo di scambio e invenzione. I suoi nodi tematici principali sono lo spazio pubblico come bene comune e cultura della città, la decolonizzazione come atto di riconoscimento dei corpi che la abitano, e le ecologie radicali come prospettiva di relazione tra umano e vivente, in un orizzonte di nuove ecologie sociali e collaborative.
In questa mappatura duplice, il festival diventa un laboratorio di attraversamento e di riscrittura simbolica della città. Corpi queer, eccentrici, post-organici e spazi di soglia che incarnano le istanze delle comunità locali si incontrano in un processo di creazione collettiva che ribalta immaginari e sposta i confini del pensabile. Attraverso performance, azioni, dialoghi e processi partecipativi, Le Alleanze dei Corpi mette in discussione i paradigmi urbani e culturali ancora ancorati alla modernità, proponendo invece nuove categorie epistemiche, sensibili e collaborative.
Il progetto agisce come un laboratorio trasformativo, dove teoria e pratica convivono in un flusso continuo di scambio e invenzione. I suoi nodi tematici principali sono lo spazio pubblico come bene comune e cultura della città, la decolonizzazione come atto di riconoscimento dei corpi che la abitano, e le ecologie radicali come prospettiva di relazione tra umano e vivente, in un orizzonte di nuove ecologie sociali e collaborative.
Laboratori
ACTIVATE YOUR CUNT
The Act of Remembrance is Not Nostalgia
A Magical Ritual for a Journey into our Subconscious Mind
Decolonial Kit – Teorie e pratiche di dis-assemblaggio
Fireworks, Two Streets Over III
CLIMATE JUSTICE LEAGUE
TECHNOCUMBIA
Le classique c’est chic
Glitter
Performances
Le Cirque Astéroïde
Decolonial Kit – Teorie e pratiche di dis-assemblaggio
Flowerflexion
QW. 10 Boscoincittà
I versi delle mani
BODY FARM
Brutal Casual Magazine
Off/Label
Connecting Bodies
How to Decolonize Contemporary Dance
Mostra
BLOOM ROOM
Talks
SPAZIO PUBBLICO – SPAZIO COMUNE
CLIMATE JUSTICE LEAGUE
ACTIVATE YOUR CUNT
The Act of Remembrance is Not Nostalgia
A Magical Ritual for a Journey into our Subconscious Mind
Decolonial Kit – Teorie e pratiche di dis-assemblaggio
Fireworks, Two Streets Over III
CLIMATE JUSTICE LEAGUE
TECHNOCUMBIA
Le classique c’est chic
Glitter
Performances
Le Cirque Astéroïde
Decolonial Kit – Teorie e pratiche di dis-assemblaggio
Flowerflexion
QW. 10 Boscoincittà
I versi delle mani
BODY FARM
Brutal Casual Magazine
Off/Label
Connecting Bodies
How to Decolonize Contemporary Dance
Mostra
BLOOM ROOM
Talks
SPAZIO PUBBLICO – SPAZIO COMUNE
CLIMATE JUSTICE LEAGUE
Artisti e Relatori
2022 – 4° edizione — Walk the RED line▸
DiDstudio - ZEIT
con la collaborazione di
Elisabetta Consonni
con il Contributo del
Comune di Milano
con il sostegno di
MIBAC – Spettacolo dal vivo
Indagine sullo stato dei corpi
Sensulia – Laboratorio Sperimentale di Onomaturgia Sensoriale
On listening, moving, resting and being
TODES REMIX
Open Call | Cities by Night
Performances
Throwing Balls at Night
TODES X K^B°B° Orchestra
Corpi e voci
Cities by Night
Visione Africana
INCONDIZIONATAMENTE
SHETRAP
l i s t e n i n g
The Divine Cypher
Una Sauna
RADIO GABINETTO
Special Handling – Meeting halfway
Mostra
Cura e performatività nella riscrittura dello spazio pubblico
Talk
L’ARTE DEI COMMONS
CAMPOSUD
GEOPOETICA E MONDO ARABO
Proiezioni
I corpi della notte
Ambrita Sunshine
Ana Pi
Anna Rispoli
Ariella Vidach
Chiara Caterina
Elisabetta Consonni
Enzo Cosimi
Emanuele Braga
Francesca Marconi
Francesco Marilungo
Maddalena Fragnito
Maria Paola Zedda
Noura Tafeche
Sara Leghissa
Sara Mikolaj
Sarah Vanhee
Valentina Medda
Voci di periferia
Jacopo Miliani
2021 – 3° edizione —Le Alleanze dei Corpi▸
DiDstudio - ZEIT
con la collaborazione di
Elisabetta Consonni
con il Contributo del
Comune di Milano
con il sostegno di
MIBAC – Spettacolo dal vivo
Le Alleanze dei Corpi è un progetto artistico e partecipativo nato nelle aree periferiche di Milano, tra via Padova, Crescenzago e il Parco della Martesana, come risposta alla vulnerabilità sociale e relazionale emersa durante la pandemia. Vincitore del Bando 57 di Fondazione Comunità Milano e del Bando Obiettivo Focus del Comune di Milano, il progetto pone al centro della sua ricerca il corpo nella sua dimensione politica, sociale e affettiva, esplorandone il ruolo come spazio di resistenza e strumento di rigenerazione collettiva.
Ispirato al saggio Bodies in Alliance and the Politics of the Street di Judith Butler, il progetto riflette sulla politicità del corpo e sull’importanza della presenza condivisa nello spazio pubblico come atto performativo e forma di cura. Strutturato in un programma di percorsi partecipativi, laboratori, performance, mostre e simposi, Le Alleanze dei Corpi promuove un dialogo tra antropologia, danza e pratiche sociali, riscrivendo la città come bene comune e costruendo nuovi contesti di community care per ricucire legami e rinnovare la fiducia nel contatto umano.
Al centro della ricerca vi è il tema del diritto universale alla cura, intesa come pratica collettiva, gesto politico e strumento di emancipazione. Particolare attenzione è dedicata alla condizione femminile e alle forme di isolamento che colpiscono le donne, in particolare migranti di prima e seconda generazione, vittime di violenza di genere, sex worker, anziani, persone LGBTQI+ e comunità fragili colpite dal Covid.
Realizzato attraverso la collaborazione tra DiDstudio, Itinerari Paralleli, Progetto Aisha e ZEIT, il progetto sperimenta per la prima volta una piattaforma condivisa di co-progettazione e “fertilizzazione reciproca”, unendo competenze artistiche e sociali per generare azioni di inclusione, cura e rigenerazione urbana nelle periferie milanesi.
Ispirato al saggio Bodies in Alliance and the Politics of the Street di Judith Butler, il progetto riflette sulla politicità del corpo e sull’importanza della presenza condivisa nello spazio pubblico come atto performativo e forma di cura. Strutturato in un programma di percorsi partecipativi, laboratori, performance, mostre e simposi, Le Alleanze dei Corpi promuove un dialogo tra antropologia, danza e pratiche sociali, riscrivendo la città come bene comune e costruendo nuovi contesti di community care per ricucire legami e rinnovare la fiducia nel contatto umano.
Al centro della ricerca vi è il tema del diritto universale alla cura, intesa come pratica collettiva, gesto politico e strumento di emancipazione. Particolare attenzione è dedicata alla condizione femminile e alle forme di isolamento che colpiscono le donne, in particolare migranti di prima e seconda generazione, vittime di violenza di genere, sex worker, anziani, persone LGBTQI+ e comunità fragili colpite dal Covid.
Realizzato attraverso la collaborazione tra DiDstudio, Itinerari Paralleli, Progetto Aisha e ZEIT, il progetto sperimenta per la prima volta una piattaforma condivisa di co-progettazione e “fertilizzazione reciproca”, unendo competenze artistiche e sociali per generare azioni di inclusione, cura e rigenerazione urbana nelle periferie milanesi.
Residenze
Atrio
Con-tatto
Internazionale Corazon / Todes
Special Handling
Laboratori
Fatima ci insegna a tessere... il mondo
L’arte del corpo nella cura
Making kin – Quanti passi indietro per andare avanti?
Anthropo-point nomade
Raccontare le Alleanze
Incontri digitali
ID | Incontri digitali per una drammaturgia del contemporaneo
Festival
Communities in movement
Performance
DiscOnAir
Collected screams
CorpoMemory
healing intervention for domestic wounds
underwood
Simposio
STATE OF CARE: Ripensare (e performare) la cura come bene comune
Mostra
Cura e performatività nella riscrittura dello spazio pubblico
Collaborazioni territoriali
Humana People to People Italia
Via Padova Viva
Terra del Fuoco
Orti di Via Padova
Off Campus Nolo
La Città del Sole | Amici del Parco Trotter
Covo della Ladra
Comin
Cascina Martesana
Associazione Culturale I Gelsi
B–Cam
Atrio
Con-tatto
Internazionale Corazon / Todes
Special Handling
Laboratori
Fatima ci insegna a tessere... il mondo
L’arte del corpo nella cura
Making kin – Quanti passi indietro per andare avanti?
Anthropo-point nomade
Raccontare le Alleanze
Incontri digitali
ID | Incontri digitali per una drammaturgia del contemporaneo
Festival
Communities in movement
Performance
DiscOnAir
Collected screams
CorpoMemory
healing intervention for domestic wounds
underwood
Simposio
STATE OF CARE: Ripensare (e performare) la cura come bene comune
Mostra
Cura e performatività nella riscrittura dello spazio pubblico
Collaborazioni territoriali
Humana People to People Italia
Via Padova Viva
Terra del Fuoco
Orti di Via Padova
Off Campus Nolo
La Città del Sole | Amici del Parco Trotter
Covo della Ladra
Comin
Cascina Martesana
Associazione Culturale I Gelsi
B–Cam
Ariella Vidach
Chiara Bersani
Elisabetta Consonni
Fatima Ferro
Francesca Marconi
Guillaume Zitoun
Itinerari paralelliFatima Ferro
Francesca Marconi
Guillaume Zitoun
Luca Contieri
Maria Paola Zedda
Salvo Lombardo
Sara Bramani
Silvia AlbaneseValentina Medda
2019/18 – 2° edizione —Le Alleanze dei Corpi▸
Incontri, laboratori, walking experience, performance per una nuova cartografia di una Milano plurale
Incontri, laboratori, walking experience, performance per una nuova cartografia di una Milano plurale
a cura di
Maria Paola Zedda
Ariella Vidacha cura di
Maria Paola Zedda
Maria Paola Zedda
con la collaborazione di
Elisabetta Consonni
con il Contributo del
Comune di Milano
con il sostegno di
MIBAC – Spettacolo dal vivo
Le Alleanze dei Corpi, vincitore del Bando alle Periferie del Comune di Milano è un percorso di natura laboratoriale e partecipativa che indaga la rappresentazione del confine fisico, psicologico, territoriale, linguistico. Il progetto vede come protagoniste le cittadine immigrate che vivono nel Municipio II – zona Loreto, via Padova, per la costruzione di una cittadinanza attiva e interculturale.
Coreografe, antropologhe e artiste visive che hanno vissuto in prima persona l’esperienza della migrazione, attraverso una metodologia di didattica sperimentale esplorano il linguaggio del corpo come campo di percezione e indagine privilegiato in un programma di performance, incontri pubblici, walking experience e video documentazione. Seguendo percorsi sotterranei, a volte invisibili, attraverso le esperienze e i racconti, si traccia una cartografia inedita di Milano per rendere pubbliche le maglie che fanno dell’area di via Padova una realtà permeabile, aperta, oggi simbolo dell’accoglienza.
Il titolo del progetto prende spunto dal famoso testo di Judith Butler L’alleanza di corpi, dove la filosofa statunitense sottolinea la politicità e performatività intrinseca dell’assembramento temporaneo dei corpi. La compresenza, la condivisione del tempo e dello spazio determinano una comunità temporanea, una coralità di presenze che si unisce e acquisisce una forza nuova, di immagine, status, che travalica quella dell’individuo singolo e fa emergere una nuova identità plurale e collettiva.
Coreografe, antropologhe e artiste visive che hanno vissuto in prima persona l’esperienza della migrazione, attraverso una metodologia di didattica sperimentale esplorano il linguaggio del corpo come campo di percezione e indagine privilegiato in un programma di performance, incontri pubblici, walking experience e video documentazione. Seguendo percorsi sotterranei, a volte invisibili, attraverso le esperienze e i racconti, si traccia una cartografia inedita di Milano per rendere pubbliche le maglie che fanno dell’area di via Padova una realtà permeabile, aperta, oggi simbolo dell’accoglienza.
Il titolo del progetto prende spunto dal famoso testo di Judith Butler L’alleanza di corpi, dove la filosofa statunitense sottolinea la politicità e performatività intrinseca dell’assembramento temporaneo dei corpi. La compresenza, la condivisione del tempo e dello spazio determinano una comunità temporanea, una coralità di presenze che si unisce e acquisisce una forza nuova, di immagine, status, che travalica quella dell’individuo singolo e fa emergere una nuova identità plurale e collettiva.
Artisti
Nezaket Ekici
Marina Abramovic
Carlo Infante
Cecilia Bengolea
Jeremy Deller
Dominique Gonzalez-Foerster
Florentina Holzinger
Francois Chaignaud
Marlene Montero Freitas
Ariella Vidach
Elisabetta Consonni
Claudio Prati
Nezaket Ekici
Marina Abramovic
Carlo Infante
Cecilia Bengolea
Jeremy Deller
Dominique Gonzalez-Foerster
Florentina Holzinger
Francois Chaignaud
Marlene Montero Freitas
Ariella Vidach
Elisabetta Consonni
Claudio Prati
2017 – 1° edizione —The Migrant School of Bodies▸
a cura di
Maria Paola Zedda
Ariella Vidacha cura di
Maria Paola Zedda
Maria Paola Zedda
con la collaborazione di
Elisabetta Consonni
con il Contributo del
Comune di Milano
con il sostegno di
MIBAC – Spettacolo dal vivo
The Migrant School of Bodies, diretta da Ariella Vidach e Maria Paola Zedda, è un progetto laboratoriale performativo realizzato a Milano tra aprile e luglio 2018. Ha coinvolto donne immigrate e richiedenti asilo di prima e seconda generazione, esplorando il tema del confine fisico, psicologico e linguistico, e individuando nel corpo femminile uno spazio di consapevolezza e rappresentazione.
In collaborazione con l’associazione Mo’O Me Ndama, attiva nella diffusione delle culture africane, coreografi e artisti visivi hanno sviluppato una metodologia sperimentale restituita in forma di performance e video. Il percorso ha previsto incontri con centri d’accoglienza e la selezione di danzatori hip hop e afro di seconda generazione; workshop condotti da Ariella Vidach, Lazare Ohandja e Studio Azzurro, aperti anche a studenti di Brera e Paolo Grassi, dedicati alla relazione tra corpo, identità e rappresentazione del confine; laboratori interdisciplinari di pratiche coreografiche, musicali e corporee, ispirati alla Sharing practice, con artisti italiani e internazionali che hanno vissuto esperienze migratorie.
Tra gli artisti coinvolti figurano Nezaket Ekici, Mike Cooper, Ariella Vidach e Lazare Ohandja. Le attività si sono svolte presso DiDstudio, Fabbrica del Vapore e la scuola Mo’O Me Ndama. Il progetto ha compreso pratiche urbane di long duration performance curate da Ekici, un incontro teorico e performativo al MUDEC con interventi di Antonia Alampi, Daniel Blanga Gubbay e Lina Balathbat, e quattro tappe sceniche dirette da Vidach con regia di Claudio Prati, nate dai materiali prodotti nei laboratori.
Le performance si sono tenute durante il festival Contaminafro (29–30 giugno, Fabbrica del Vapore e Giardini della Triennale), alla Fondazione Feltrinelli per Voices & Borders (12 luglio) e in replica il 30 luglio al DiDstudio.
In collaborazione con l’associazione Mo’O Me Ndama, attiva nella diffusione delle culture africane, coreografi e artisti visivi hanno sviluppato una metodologia sperimentale restituita in forma di performance e video. Il percorso ha previsto incontri con centri d’accoglienza e la selezione di danzatori hip hop e afro di seconda generazione; workshop condotti da Ariella Vidach, Lazare Ohandja e Studio Azzurro, aperti anche a studenti di Brera e Paolo Grassi, dedicati alla relazione tra corpo, identità e rappresentazione del confine; laboratori interdisciplinari di pratiche coreografiche, musicali e corporee, ispirati alla Sharing practice, con artisti italiani e internazionali che hanno vissuto esperienze migratorie.
Tra gli artisti coinvolti figurano Nezaket Ekici, Mike Cooper, Ariella Vidach e Lazare Ohandja. Le attività si sono svolte presso DiDstudio, Fabbrica del Vapore e la scuola Mo’O Me Ndama. Il progetto ha compreso pratiche urbane di long duration performance curate da Ekici, un incontro teorico e performativo al MUDEC con interventi di Antonia Alampi, Daniel Blanga Gubbay e Lina Balathbat, e quattro tappe sceniche dirette da Vidach con regia di Claudio Prati, nate dai materiali prodotti nei laboratori.
Le performance si sono tenute durante il festival Contaminafro (29–30 giugno, Fabbrica del Vapore e Giardini della Triennale), alla Fondazione Feltrinelli per Voices & Borders (12 luglio) e in replica il 30 luglio al DiDstudio.