Nei tagli del film. Censura, ricodifica e molteplicità testuale in Deep Throat
di Matteo Mori e Francesco Gizzi
Il film non si è mai configurato come un’entità singolare. Una delle sue peculiarità costitutive risiede nell’impossibilità di ridurlo a un’unità stabile, poiché esso si è sempre presentato come fenomeno intrinsecamente molteplice.
Con l’introduzione della censura tale molteplicità si è ulteriormente stratificata, determinando una proliferazione delle modalità di trasformazione del film. Ne sono derivate vere e proprie varianti alternative che hanno modificato la forma testuale dell’opera, nonché i processi di produzione e circolazione del senso.
Questa vasta operazione di risemantizzazione istituzionale ha interessato in modo particolare il cinema pornografico, che nelle mani dei censori ha assunto configurazioni molteplici e radicalmente differenti dall’originale. Il caso che si intende analizzare è quello della versione censurata italiana di La vera gola profonda (Deep Throat, 1972).
21 Settembre
h 17.30 Nolo 91, Bunker (Viale Monza, 91)
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