Fantasmi, batteri, infestazioni: 
i corpi dentro

Una giornata dedicata alle pieghe della materia alla ricerca di annidamenti, covi, tagli. L’incontro prende ispirazione da un’apertura che giunge dai neomaterialismi femministi: la possibilità di ripensare la materialità come dimensione agente, generativa, attiva. Quali strumenti politici fornisce questo concetto? Come lo declinano le live arts sconfinando e aprendo nuovi immaginari?
    La materia ci appare dal suo lato sinistro, secondo un’ecologia oscura, dando vita alla visione di un mondo abitato da strati poco visibili, fantasmi, batteri, esseri infestanti che interrogano i corpi, sciogliendo e crepando i confini tra umano e non umano, vivente e non vivente, osservando i corpi dentro che ci abitano, che destituiscono l’unitarietà, l’identità, l’organicità dell’organismo e la supremazia umana. Giungono capodogli, diatomee, archivi infestati, montagne resistenti, acque sotterranee e agitate sulle tracce dei femminismi, del pensiero nero e indigeno. Tenendo la ricerca teorica e quella artistica, che illumina altre modalità, a partire dai saperi dei corpi che arrivano dalle pratiche.

Vorremmo indagare la materia senza dimenticare il suo lato sinistro: se il dibattito teorico e politico amplifica le capacità vibranti, vitali, produttive della materia e dei corpi, ci suggerisce anche di allontanarci da visioni armoniche o pacificate, per essere in grado di riconoscere le nuove mappe delle diseguaglianze e della violenza. Siamo disposte a resistere alle formule, al già pensato, per poter toccare anche altri nodi incandescenti, guardare dove non è rassicurante.




a cura di
Ilenia Caleo
Maria Paola Zedda

con
Angela Balzano
Amanda Piña
Valerie Tameu

modera
Ilenia Caleo