l i s t e n i n g


Il lavoro dell’artista è un invito all’ascolto: di un corpo, di una danza, di un paesaggio—di suoni e silenzi che diventano presenti in un momento e se ne vanno in quello successivo. È un’esplorazione dei movimenti di danza e di come possono essere modellati e vissuti quando l’attenzione non inizia dalla vista ma dall’udito: come cambia, si trasforma, diventa, appare, scompare o rimane ciò che vediamo se lo sperimentiamo a partire dal sonoro?

È iniziato tutto attraverso passeggiate in città e boschi, dove l’artista ha notato gli effetti dell’ascolto dell’ambiente sul suo corpo: il modo in cui si muove, come si sente, si connette e rielabora i mondi interni ed esterni. La pratica di ascolto degli alberi, delle acque, dei corpi e dell’intorno ha incontrato, come danzatrice, la sua pratica del movimento. È diventato un modo per confrontarsi in prima persona con una riflessione che, a vari livelli, sta influenzando e modellando il suo approccio alla danza—l’artista, in particolare, si sta impegnando e ascoltando le narrazioni e il vocabolario storico, contemporaneo e mitologico della danza Bharatanatyam.
performance, installazione, concetto sonoro,
registrazioni, lavori di stampa

Sara Mikolaj

sound design
Isuru Kumarasinghe