Simone Aughterlony

Simone Aughterlony è un’artista indipendente con base a Berlino e Zurigo, attiva principalmente nei contesti della danza, della performance e delle arti visive. Negli ultimi diciotto anni ha ideato opere coreografiche dallo spirito queer. Coinvolgendo forme alternative di parentela all’interno dei propri processi, fa emergere nuove costellazioni come possibilità di riconfigurare una cultura dello stare insieme che accoglie tanto elementi familiari quanto sconosciuti. I lavori di Simone giocano con la rappresentazione e la sua saturazione, infiltrandosi e abbracciando la fenomenologia del malinteso e dell’assurdo. Aughterlony concepisce la creazione artistica come una pratica di costruzione di mondi, in cui naviga la contraddizione tra la dominazione del desiderio e l’agenzia di tutti gli elementi.
Come performer ha collaborato con artiste e artisti quali Meg Stuart/Damaged Goods e Forced Entertainment, tra gli altri. Negli ultimi anni i lavori Biofiction, Uni * Form (co-creato con il regista Jorge León) e il progetto collaborativo Everything Fits In The Room con l’artista Jen Rosenblit, una commissione dell’HAU Hebbel am Ufer e della Haus der Kulturen der Welt, sono stati presentati in numerosi contesti internazionali. Queste opere sono state presentate anche alla Biennale Teatro di Venezia 2018, in un focus dedicato. Remaining Strangers, un lavoro interattivo che interroga la relazione ospite/invitato, conclude la sua ricerca sulle concezioni dello straniero, di cui fanno parte integrante Compass (creato insieme a Saša Božic e Petra Hrašcanec) e Maintaining Stranger.
Simone ha ricevuto fondi dal KFV – un ente cooperativo di finanziamento della città e del cantone di Zurigo – e da Pro Helvetia – Fondazione svizzera per la cultura dal 2006 al 2020. Ha ottenuto il Premio di riconoscimento della città di Zurigo nel 2011 e il Premio dell’Ufficio federale della cultura nel 2015. Insegna regolarmente in istituzioni accademiche come l’HZT – Hochschulübergreifendes Zentrum Tanz Berlin, la ZHdK – Zürcher Hochschule der Künste, la Manufacture di Losanna, il DAS Art di Amsterdam, tra le altre, oltre a ideare e facilitare formati laboratoriali e cornici di condivisione e produzione di conoscenza. Nel 2020, insieme a Marc Streit, ha fondato Imbricated Real, una struttura indipendente dedicata alla pratica artistica contemporanea.