Biofiction


Performance: Simone Aughterlony, Lucia Gugerli, Hahn Rowe
Concept: Simone Aughterlony
Musica dal vivo: Hahn Rowe
Consulenza drammaturgica: Saša Bozic, Jorge León
Light design: Florian Bach
Direzione tecnica: Jan Olieslagers
Amministrazione: Umar Hallawi
Produzione: Simone Aughterlony / Imbricated Real
Con il sostegno di: NATIONALES PERFORMANCE NETZ (NPN) – Fondo di coproduzione per la danza, finanziato dal Commissario federale per la cultura e i media sulla base di una decisione del Bundestag tedesco.
Stadt Zürich Kultur, Kanton Zürich Fachstelle Kultur e Swiss Arts Council Pro Helvetia.

Biofiction è una rara storia d’amore tra molti, una radura inattesa in un territorio selvaggio che offre uno sguardo ravvicinato sugli assemblaggi umani e non umani e sui loro affetti. Inserito in un’indagine sulla materia vibrante, emerge un poema coreografico al tempo stesso attento e profondamente libidinale.

Raccogliendo i resti dei due lavori precedenti della «Trilogia Biofiction» – la carne fucsia come segnaposto, il legno e gli strumenti artigianali, la corda che intreccia, l’intreccio naturale e artificiale di fluidi e materiali – Biofiction crea un nuovo terreno orizzontale che restituisce una pluralità di agentività senza gerarchie ontologiche. Ciò che normalmente potrebbe essere considerato uno stimolo inadeguato viene ora accolto in tutte le sue qualità sensoriali e specifiche, coltivando un amore irrazionale per la materia. Il rapporto intimo, la danza che spazia tra atti di lavoro, piacere, coabitazione e semplice “stare con”, rifiuta le divisioni normative tra natura e cultura, maschile e femminile o qualsiasi altro binarismo.

Una pratica di riorientamento e redistribuzione dei sensi genera una coscienza queer e afferma un paesaggio al tempo stesso presente e utopico. Vediamo stereotipi e prototipi, riconosciamo e ci rallegriamo nello sguardo che disconosce, possiamo persino ridere nostro malgrado. Comprendere Biofiction come una narrazione della sessualità che ancora non esiste alimenta la curiosità: sfidare convenzioni o identificazioni rende questo lavoro coreografico una pratica continua di costruzione di mondi.

È ricerca sul movimento, musica o una divertente pratica post-porn? Al di là delle associazioni, mette in dialogo corpi e materiali-compagni per non conoscere alcuna differenza tra l’essere eccitati, l’essere eccitanti e l’essere eccitati-con.

27 Settembre


h 21.30 — Fabbrica del vapore, Piazzale / ARP Area Ricerca Progressiva (Via Procaccini 4)
performance

28 Settembre


h 17.00 — Fabbrica del vapore, Piazzale / ARP Area Ricerca Progressiva (Via Procaccini 4)

performance