HAUNTED

Nel 1994 un’alluvione annega un archivio radiofonico e corrompe le tracce magnetiche di una voce. La voce scompare dai nastri rovinati e deteriorati, testimoniando la consistenza fragile della memoria e la precarietà dei suoi archivi, che non si presentano come architetture salde e persistenti ma come paesaggi precari e temporanei.
    Gaia Ginevra Giorgi, poeta, artista performativa e sonora italiana, ritrova le bobine, molte delle quali hanno subito processi di degradazione irreversibili, e sceglie l’haunting come via d’accesso a quell’archivio, non per re-istituirlo, ripararlo e reintegrarlo dentro un regime positivo di visibilità e permanenza, ma per creare le condizioni di una sua riapparizione, desiderante e spettrale.
Haunted è una drammaturgia del ricordo, che riversa nei circuiti sottili dell’analogico una polifonia di field-recordings, registrazioni di lettere, incisioni di sogni, voci, frammenti sonori e suoni live, tra archeologia e immaginazione.
La performance – negromantica, hauntologica e analogica – si situa sul confine tra racconto sonoro e pratiche dell’ascolto attivo.
un progetto di e con
Gaia Ginevra Giorgi

dialogo drammaturgico
Giada Cipollone

cura del suono
Glauco Salvo

disegno luci e direzione tecnica
Andrea Sanson

creazione degli abiti
Giuditta Tanzi / Garbage Core

progetto editoriale a cura di
Vittoria Assembri

una produzione
INDEX

in collaborazione con
Extragarbo

produzione, organizzazione, amministrazione
Valentina Bertolino
Silvia Parlani
Martina Merico

comunicazione
Francesco Di Stefano

co-produzione
Snaporazverein (Samedan, CH)

con il sostegno di
Ravenna Teatro, Segni-Residenze Franche, C.U.R.A. Centro Umbro di
Residenze Artistiche, C32 Live Arts Cultures, Malagola, Superbudda